Siena; Domenica, 07 Febbraio 2010 ore 15:00: Serie A 23° Giornata
Siena-Sampdoria 1-2
2’ Gastaldello, 76’ Pozzi, 82’ Maccarone

Siena (4-3-3): Curci; Malagò, Cribari, Pratali (35’ s.t. Del Grosso), A. Rossi; Vergassola, Codrea, Tziolis (1’ s.t. Ghezzal); Reginaldo, Maccarone, Jajalo (41’ p.t. Calaiò). A disposizione: Pegolo, Fini, Jarolim, Ficagna. Allenatore: Alberto Malesani.

Sampdoria (4-4-2): Storari; Zauri, Gastaldello, Lucchini (41’ p.t. M. Rossi), Ziegler; Mannini (41’ s.t. Cacciatore), Palombo, Tissone, Semioli; Pazzini (11’ s.t. Guberti), Pozzi. A disposizione: Guardalben, Scepovic, Poli, Franceschini, Cacciatore. Allenatore: Luigi Del Neri.

Arbitro: Renzo Candussio di Cervignano del Friuli.
Assistenti: Manzini di Verona e Bagnoli di Teramo.
Quarto Ufficiale: Peruzzo di Schio.
Ammoniti: 8’ s.t. Zauri, 14’ s.t. A. Rossi, 19’ s.t. Ghezzal, 38’ s.t. M. Rossi, 46’ s.t. Maccarone.
Espulsi: -
Note: abbonati 8.444, paganti 2.409; recupero 3’ p.t. e 4’ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.

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Il Doria mette la terza: Gastaldello e Pozzi stendono il Siena

Terzo successo consecutivo per i blucerchiati che, grazie alle reti relizzate dal difensore padovano in avvio di gara e dall’ex centravanti dell’Empoli nella ripresa, espugnano il "Franchi" e salgono al sesto posto in classifica. Inutile il gol senese di Maccarone.

Forza, compattezza, cinismo. Gastaldello, Pozzi e il blitz è compiuto. A Siena è 1-2 e tre indizi fanno una prova: la Sampdoria d’inizio anno è tornata. Quella Sampdoria ad immagine e somiglianza del proprio allenatore, Gigi Del Neri, che vuole sempre una squadra frizzante, mai sparagnina, sempre alla ricerca del successo attraverso il gioco. Anche al "Franchi", s'è rivista la squadra d'inizio stagione, quella che era riuscita a mettere in fila quattro successi consecutivi nelle prime quattro giornate di campionato; quella che ha fatto scomodare paragoni importanti con la Sampd’Oro di Paolo Mantovani.

Cambi e rientri. La Sampdoria è tornata perché ora non ha più paura, perché può contare su forze fresche e ricambi e perché sono tornati a pieno regine alcuni interpreti che, per troppo tempo e svariate ragioni, non erano più riusciti a fornire il loro contributo alla squadra. Da Semioli, rimasto fermo ai box per mesi a causa dell’infortunio alla spalla, a Zauri che per diverse giornate ha fatto la spola tra la panchina e la tribuna, da Tissone, che ha ripreso posto a centrocampo al fianco di capitan Palombo, a Storari, che ad inizio stagione non c’era, ma in due settimane ha contribuito in maniera decisiva alla conquista di dieci punti in quattro partite, non facendo affatto rimpiangere l’infortunato Castellazzi, fino ad arrivare al bomber ritrovato Pozzi.

Discesa. Al "Franchi", prima del fischio d'inizio viene osservato un minuto di silenzio in memoria di Franco Ballerini, il c.t. di ciclismo scomparso in mattinata a Larciano durante un rally a cui stava partecipando come navigatore. In Toscana, il tecnico di Aquileia ripropone la squadra capace di battere l’Atalanta a Marassi domenica scorsa, con la sola eccezione di Gastaldello che, scontanto il turno di squalifica ha ritrovato posto al centro della difesa al fianco di Lucchini. Ed è proprio il difensore di Camposampiero a mettere in discesa la gara per i blucerchiati, deviando in rete di testa un corner di Ziegler dopo soli 3’ dal calcio d’inizio e segnando - da ex - la seconda marcatura stagionale.

Reazione senese. Colpito a freddo, il Siena di Malesani fanalino di coda della A, prova a reagire: la retroguardia doriana però, guidata da un insuperabile Storari, non si lascia sorprendere. Punzecchiati dalla propria curva, i bianconeri premono, sanno di essere all'ultima spiaggia e danno il tutto per tutto, ma non riescono a far male. Poco prima dell’intervallo, i primi due cambi dell’incontro: Lucchini accusa un problema muscolare alla coscia sinistra (sospetta contrattura per il difensore) ed è costretto ad abbandonare il campo per far spazio a Marco Rossi. Il tecnico senese, dal canto suo, richiama in panchina uno spento Jajalo, spedendo in campo Calaiò per dare maggior peso al proprio reparto avanzato.

Super Pozzi. Dopo una decina di minuti dall’inizio della ripresa, anche Pazzini è costretto a lasciare il campo per una leggera distorsione alla caviglia destra, che già nel corso del primo tempo aveva fatto tremare i numerosi sostenitori doriani al seguito la squadra nella città del Palio. A tremare è pure l'imbattibilità doriana: Calaiò (5') e Ghezzal (9') graziano Storari, strepitoso al quarto d'ora proprio sul neoentrato attaccante algerino. Col Pazzo out, Del Neri cambia modulo e spedisce in campo Guberti, lasciando il solo Pozzi in avanti a sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco blucerchiato. L’ex empolese però non tradisce la fiducia riposta in lui dall’allenatore friulano: al 31’ il numero 9 approfitta di un’incomprensione tra Curci e Pratali e firma il rocambolesco 0-2 doriano.

Sofferenza. Festa grande in campo e nella Sud del "Franchi" e la gara sembra chiusa. Ma la forza della disperazione permette ai senesi di riaprire l’incontro con Maccarone che anticipa Gastaldello al limite dell’area di rigore e batte Storari di sinistro. Gli ultimi minuti sono di totole sofferenza, ma alla fine la tenacia della retroguardia doriana regge l’urto dei toscani che, fino al fischio finale di Candussio, provano invano ad acciuffare il pari. Per la Sampdoria arriva la terza vittoria consecutiva, con la classifica che torna a sorridere: sesto posto a quota 36 punti, in piena zona Europa League. Entusiasmo sì, ma coi piedi ben piantati a terra.

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