Replying to Sampdoria-Lazio 2-1
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Bartoxxx_013™Posted: 10/3/2010, 14:09

Genova; Domenica, 7 marzo 2010 ore 15:00; Serie A 27° Giornata
Sampdoria-Lazio 2-1
6' p.t. Floccari, 28' p.t. Guberti, 36' p.t. Pazzini.



Guberti e Pazzini ribaltano il gol di Floccari: Lazio battuta 2-1

Grazie ad un bolide dell’esterno sardo e al tredicesimo sigillo in campionato del bomber di Pescia, i blucerchiati annullano il vantaggio iniziale biancoleste e raggiungono quota 43 punti in classifica.

Potrebbe essere definita la gara dei ritorni, quella vinta dalla Sampdoria a Marassi con la Lazio; il ritorno al successo, dopo la beffarda sconfitta patita al "Tardini" domenica scorsa; il ritorno di Fabrizio Cacciatore - diventato papà di Matilde in settimana - tornato nella ripresa al posto di Accardi, dopo quattro giornate a mordere il freno tra panchina e tribuna. Soprattutto però il ritorno in campo, per poco meno di mezzora, di Antonio Cassano, che Gigi Del Neri ha mandato in campo nel secondo tempo al posto del generosissimo Nicola Pozzi. Un lungo abbraccio tra i due compagni e poi via, Fantantonio a raccogliere gli applausi di Marassi, in festa. Un successo - ritorni a parte -, quello conquistato da Palombo e compagni, ottenuto al termine di una gara sofferta e in cui hanno spiccato le qualità del gruppo e dei singoli, Guberti e Poli su tutti.

Svantaggio. La Lazio parte subito forte e già dopo 120 secondi Storari è costretto a sbarrare la strada a Rocchi, respingendo alla grande il diagonale del capitano biancoceleste. Al 6' poi complice una disattenzione della retroguardia doriana e un dubbio fuorigioco, Floccari trova la zampata vincente per portare in vantaggio la formazione capitolina e gelare Marassi. Subìto lo svantaggio, il Doria non si disunisce e cerca di riordinare le idee e andare alla ricerca del pareggio. Al quarto d'ora Pozzi controlla un buon pallone servitogli da Semioli e lascia partire un diagonale da posizione defilata che termina sul fondo. Quindi è Guberti a mettere dentro l'area laziale un bel pallone che né Pazzini né Semioli riescono a deviare alle spalle di Muslera.

Uno-due. La Samp preme, il gol è nell'aria e arriva da una bomba scagliata dal migliore in campo fino a quel momento: Stefano Guberti. L'esterno sardo raccoglie il passaggio di capitan Palombo che lo vede ben appostato fuori dall'area e lascia partire una sassata che s'insacca sotto l'incrocio dei pali, alla sinistra dell'estremo difensore biancoceleste. Il raddoppio arriva poco prima dell'intervallo e porta la firma di Giampaolo Pazzini. Sempre Guberti riceve palla da Poli, s'invola sulla sinistra, serve Semioli al centro dell'area. Il tocco dell'ala destra pesca a sua volta il Pazzo che, di prima intenzione, trafigge Muslera, fa 13 in campionato e abbatte il suo record di marcature personali. Galvanizzati dal vantaggio, i blucerchiati chiudono il primo tempo all'attacco e sfiorano addirittura il terzo gol con Poli.

Ritorno. Nel primo quarto d'ora della ripresa, Del Neri perde Accardi, vittima di crampi, e spedisce in campo Cacciatore. Poi il boato di Marassi è tutto per Fantantonio che riceve gli applausi quando inizia il riscaldamento sotto la tribuna e pure l'applauso di Pozzi che gli lascia spazio in attacco al fianco di Pazzini. La Sampdoria controlla il vantaggio, spreca una ghiottissima occasione con Lucchini e prova a sfruttare il contropiede, con la Lazio sbilanciata in avanti alla ricerca del pari.

Superiorità. Col passare dei minuti, la superiorità doriana oltre che territoriale diventa anche numerica. Dapprima è il tecnico Reja che viene invitato dall'arbitro Brighi ad accomodarsi negli spogliatoio per proteste, quindi è il talento argentino Mauro Zarate a protestare platealmente nei confronti del direttore di gara che estrae il rosso diretto, senza pensarci due volte. Nonostante l’uomo in più, nel finale c’è da soffrire: i biancocelesti attaccano all’arma bianca, ma la Sampdoria lo fa da grande squadra, senza farsi mai cogliere di sorpresa e con un super Storari che blinda la porta. In contropiede, Cassano avrebbe anche l’opportunità per sugellare il ritorno in campo con il gol, ma il terreno di gioco non in perfette condizioni e la tenuta atletica - non ancora ottimale - non glielo permettono. Finisce 2-1 per il Doria, che sale a quota 43 punti e consolida la propria posizione in zona-Europa.


Sampdoria (4-4-2): Storari; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Accardi (15' s.t. Cacciatore); Semioli, Poli, Palombo, Guberti (28' s.t. Mannini); Pozzi (23' A. Cassano), Pazzini. A disposizione: M. Cassano, Tissone, Rossi, Testardi. Allenatore: Luigi Del Neri.
Lazio (4-3-3): Muslera; Diakite (24' s.t. Matuzalem), Stendardo, Siviglia (37’ s.t. Mauri), Radu; Brocchi, Ledesma, Kolarov; Rocchi (16' s.t. Makinwa), Floccari, Zarate. A disposizione: Berni, Scaloni, Hitzlsperger, Biava. Allenatore: Edy Reja.
Arbitro: Brighi di Cesena.
Assistenti: Pirondini di Mantova e Papi di Prato.
Quarto Ufficiale: Gallione di Alessandria.
Note: espulsi al 22' s.t. Reja e al 32' s.t. Zarate per proteste; ammoniti al 2' p.t. Kolarov, al 23' p.t. Radu, al 6' s.t. Zauri per gioco scorretto, al 39' p.t. Ledesma per proteste; abbonati 20.405; recupero 1' p.t. e 5' s.t.; giornata fredda, terreno di gioco non in perfette condizioni.