Sampdoria 2
Juventus 0
Reti: 17’ p.t. Bardelloni, 22’ s.t. Lamorte.Sampdoria (4-3-1-2): Costantino; Buono, Lamorte, Messina, Regini; Rabiu, Leto, Obiang (23’ s.t. Muratore), Bardelloni (31’ s.t. Oliviero); Foti (40’ s.t. Anier), Testardi. A disposizione: Negretti, Perazzo, Carofiglio, Rizzo. Allenatore: Alfredo Aglietti.
Juventus (4-3-3): Pinsoglio; Bamba, Ferrero, De Paola, Crivello; Belcastro, Pirrotta (1’ s.t. Giandonato), Rossi; Esposito, Libertazzi, Boniperti (35’ s.t. Alba). A disposizione: Bonassi, Silvestri, Alcibiade, Serino, Enrico. Allenatore: Luciano Bruni.
Arbitro: Massa di Imperia.
Assistenti: Amoretti di Imperia e Alassio di Imperia.
Note: ammoniti al 37’ p.t. Foti per comportamento non regolamentare, al 41’ p.t. Pirrotta per gioco scorretto e De Paola per proteste, all’11’ s.t. Giandonato per gioco scorretto; recupero 1’ p.t. e 3’ s.t.; spettatori 800 circa; terreno di gioco in non perfette condizioni.
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Bardelloni-Lamorte: il Doria stende anche la JuveGrazie ad una splendida prova collettiva la Primavera di mister Aglietti batte i bianconeri nel big-match della nona giornata, ottiene la sesta vittoria consecutiva e conquista il primato solitario in classifica.Bella, nitida, meritatissima. La Sampdoria Primavera è forte e la sua festa può continuare. A fare le spese della furia dei blucerchiati di mister Aglietti è la Juventus, fino a qualche ora fa capolista a sua volta, e travolta come se nulla fosse dalla sesta vittoria consecutiva di Costantino e compagni. Alla “Sciorba”, la classica supersfida del Girone A è finita 2-0 per i blucerchiati, una rete per tempo di Emanuele Bardelloni e Fabio Lamorte. Gol e non solo perché a corredo di un avvio di campionato da urlo (22 punti su 24 disponibili, miglior difesa e secondo miglior attacco) c’è una prestazione perfetta in ogni reparto, un prova corale, di maturità che lascia ben sperare in vista del futuro.
Gran pubblico. Al fischio d’inizio di Massa di Imperia, si parte cauti, come comprensibilmente accade per una gara tanto delicata. In campo c’è equilibrio, sugli spalti il pubblico delle grandi occasioni. Tra gli altri l’a.d. Beppe Marotta, come sempre attento in fatto di giovani. I suoi giovani Alfredo Aglietti li schiera col consueto 4-3-1-2: Buono, Lamorte, Messina e Regini si posizionano davanti a Costantino; Rabiu, Leto e Obiang compongono il centrocampo mentre Bardelloni sorregge le punte Foti e Testardi.
Ancora Bardelloni. La svolta arriva poco dopo il quarto d’ora, quando Foti ruba palla sulla trequarti, alza la testa e serve Bardelloni lanciato a rete. Il rifinitore ex Brescia non ci pensa su e sfrutta il proprio magic moment: sinistro di prima intenzione sul primo palo e Pinsoglio è battuto. Il Doria è avanti, con pieno merito, e poco dopo potrebbe subito raddoppiare ma una punizione mancina di Foti e un destro di Rabiu dal limite dell’area vengono ribattute dalle maglie bianconere. Nel finale, sono ancora loro, il centravanti siculo e il mediano ghanese, i protagonisti di un’azione di rimessa, fermata però dal fuorigioco.
Ci prova Testardi. Nella ripresa la Juve cambia subito (fuori l’ammonito Pirrotta dentro Giandonato), ma a rendersi pericoloso è il terzino sinistro Crivello: conclusione violenta sopra la traversa di Costantino. Ma, malgrado un leggero calo, è il Doria ad andare vicino al raddoppio con Testardi, pescato alla grande da Obiang in area al 18’: il suo tiro finisce innocuo tra le braccia di Pinsoglio. È un gran mancino, invece, quello scoccato dalla punta romana un minuto più tardi, che sembra andar dritto all’incrocio, ma va fuori.
Festa Samp. Il 2-0 è nell’aria e arriva puntuale al minuto 22. Punizione di Regini scaraventata dentro l’area, Foti la manca, Lamorte no e di testa buca per la seconda volta l’estremo bianconero. È una festa blucerchiata, che - stringendo i denti e anche grazie a Costantino - dura fino al triplice fischio finale. Da oggi, il Girone A del campionato Primavera ha una sola capolista: la Sampdoria di Alfredo Aglietti.
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