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| | | Sampdoria 1
Genoa 1
Reti: 34' p.t. Chinellato; 50' s.t. Perazzo
Sampdoria (4-4-2): Costantino; Kiilerich, Lamorte, Perazzo, Regini; Rabiu(18' s.t. Galuppini), Obiang (35' s.t. Grieco), Soriano, Rizzo; Provenzano, Elsneg (11' s.t. Oliviero). A disposizione: Negretti, Messina, Buono, Muratore. Allenatore: Alfredo Aglietti.
Genoa (4-3-3): Perin; Grea (14' s.t. Carlini), Terigi, De Bode, Cofie; Bertoncini, Doninelli, Gucher; Chinellato, Ragusa (41' s.t. Ferraro), Boakye. A disposizione: Stillo, Marchiori, Ymeri, Sturaro, Miracoli. Allenatore: Luca Chiappino.
Arbitro: Massa di Imperia.
Ammoniti: Lamorte; Rabiu; Chinellato.
Espulsi: -
Note: recupero 1' p.t. e 5' s.t.; giornata nuvolosa, terreno di gioco in non perfette condizioni.
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Cuore Samp! Perazzo pareggia il derby all'ultimo secondo
I blucerchiati di Aglietti ottengono un meritatissimo pareggio per 1-1 nella stracittadina Primavera, bilanciando al 95' con il centrale difensivo la rete realizzata nel primo tempo dal rossoblù Chinellato.
Nel calcio ci sono partite il cui esito sembra segnato, in cui una delle due squadre fa di tutto per vincere ma alla fine esce sconfitta immeritatamente. Qualcuno la chiamava dura legge del gol. Poteva essere questa la descrizione del ritorno del derby della Lanterna Primavera giocato oggi alla "Sciorba": in una sfida che ha visto un rigore parato dal portiere rossoblù Perin, una rete subìta dalla Sampdoria nell'unico frangente in cui il Genoa si è portato in avanti con Chinellato, e tante, troppe occasioni non tramutate in rete dagli attaccanti blucerchiati. Proprio quando tutto sembrava perduto, però, il difensore Marco Perazzo, in mischia, ha pareggiato i conti per un gol, quello dell'1-1 e il primo in campionato per il numero 6, che è valso quasi come una vittoria.
Inizio incoraggiante. La Samp, come detto, è partita meglio. Pur non creando molte occasioni da gol nella prima frazione, la superiorità nel centrocampo di un giganteggiante Obiang è stata netta e questa si è concretizzata al minuto numero 26, quando Regini viene steso in area da Gucher per un rigore nitido. Dal dischetto va Soriano, ma Perin intuisce il suo tiro e para agevolmente la conclusione del doriano. I ragazzi di Alfredo Aglietti subiscono la botta e dopo dodici minuti capitolano: è Chinellato, al 34', a punire il Doria portando il Genoa in vantaggio con un tocco sottomisura che trafigge Costantino.
Assalto. Nella ripresa la Sampdoria le prova tutte per pareggiare. Lamorte di testa, Regini dalla distanza e Soriano da dentro l'area di rigore sono solo alcune delle occasioni avute dai doriani, sempre alla ricerca di un gol che portasse in equilibrio il risultato, senza concedere mai nulla ai pari età rossoblù. Una prestazione di squadra da incorniciare, che è stata giustamente coronata a fine partita da Perazzo, con un tiro proprio al minuto 95 che ha fatto esplodere la gioia dei moltissimi sostenitori blucerchiati giunti oggi alla "Sciorba", quando le speranze sembravano ormai ridotte al lumicino. Lumicino che il centrale genovese ha tramutato in luce solare.
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I protagonisti del derby: «Volevamo riscattare l'andata»
Il difensore-goleador Perazzo, il metronomo Obiang e il jolly Rizzo gioiscono per il pareggio conquistato in zona Cesarini e assicurano: «Questo punto ha il sapore della vittoria».
Un gol all'ultimo respiro, quando anche il quinto minuto di recupero stava per scadere. Un gol siglato da un difensore, che solitamente si preoccupa principalmente di evitare che il pallone termini nella propria porta, prima ancora di pensare a spedirlo in quella degli avversari. La gioia incontenibile, in un'esultanza che ha lasciato trasparire tutta la sampdorianità di Marco Perazzo, genovese e blucerchiato doc. «La gioia è stata davvero tanta - ha ammesso senza difficoltà il centrale a disposizione di Alfredo Aglietti -. Non mi capita spesso di fare gol e riuscirci in una gara particolare come il derby ha senza dubbio una valenza maggiore. Ci tenevamo a fare bene, volevamo riscattare il k.o. dell'andata. Peccato non aver vinto, ma credo che la prova della squadra sia stata decisamente incoraggiante, a dimostrazione di quanto questo gruppo sia unito».
Faro. Dello stesso avviso anche Pedro Obiang, il faro del centrocampo blucerchiato attraverso i cui piedi passano gran parte dei palloni manovrati dalla Primavera doriana. «Dopo la sconfitta rimediata all'andata, tutti noi ci tenevamo a riscattarci - spiega il mediano guineano di passaporto spagnolo -. Sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata, perché il Genoa è un avversario difficile, con ottime individualità, però non ci siamo mai arresi e anche dopo l'errore dal dischetto di Roberto (Soriano, ndr) e il gol subito a fine primo tempo, la squadra non s'è mai disunita. Credo che il punto conquistato sia ampiamente meritato e aver pareggiato quasi a tempo scaduto vale quasi quanto una vittoria».
Jolly. A volte in difesa, altre a centrocampo, talvolta addirittura in attacco. Luca Rizzo è il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere all'interno della propria rosa, perché adattabile a più ruoli diversi: il classico jolly insomma. Nel derby con il Genoa, Aglietti lo ha schierato inizialmente a sinistra, sulla linea dei centrocampisti, ma più volte lo ha invertito con il ghanese Rabiu, che presidiava la fascia opposta. Rizzo, dal canto suo, ha risposto presente, battendosi con grinta ed intensità su ogni pallone. «Queste partite richiedono prove ad alta intensità, altrimenti si rischia di fare brutte figure, com'è accaduto a noi nella gara di andata - ammette l'esterno blucerchiato -. Volevamo vendicare quella prova opaca e credo che la prova offerta dalla squadra sia stata pari alle aspettative. Abbiamo costruito diverse palle-gol, senza riuscire a sfruttarle, mentre siamo stati puniti alla prima distrazione difensiva. Perdere però sarebbe stato ingiusto: per fortuna nel finale siamo stati premiati. Giocando così, credo che potremo ottenere risultati importanti da qui alla fine del campionato».
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