Sampdoria-Genoa 1-0, Serie A - 33° giornata

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Bartoxxx_013™
view post Posted on 16/4/2010, 13:25




Serie A, 33° giornata - Genova, 11 Aprile 2010, ore 21:00
Sampdoria-Genoa 1-0
23' p.t. Cassano



Cassano-gol e la Lanterna si tinge di blucerchiato.

Grazie ad una rete di Fantantonio a metà primo tempo, la Sampdoria vince con pieno merito il derby genovese numero 102 e mantiene il quarto posto in classifica in coabitazione col Palermo.

La Sampdoria vince il derby. E lo fa come meglio non avrebbe potuto. Quarantasei minuti nel primo tempo. Quarantanove nel secondo. In tutto fanno novantacinque. La matematica non è un'opinione, e neppure la Sampdoria, che per tutta la durata della gara, nessun secondo escluso, ha corso e lottato su ogni pallone, giocando - nel vero senso del termine - al massimo delle proprie possibilità. Il Doria ha fatto tutto alla perfezione. Vincendo, convincendo, impedendo quasi sempre al Genoa di rendersi pericoloso dalle parti di un inoperoso Storari. Il tutto in una gara decisa da lui, da quell'Antonio Cassano troppo spesso accusato di mancare nei momenti decisivi. Lui, che insieme ai compagni ha dato una gioia immensa all'intera tifoseria blucerchiata, che ora, tra le altre cose, può godersi un meritato quarto posto e continuare ad inseguire il sogno Champions League.

Brividi. Marassi gremito e per trequarti blucerchiato regala emozioni fin dall'ingresso in campo delle squadre. Sulle note di Lettera da Amsterdam, i tifosi blucerchiati mettono in scena una sciarpata da brividi e al fischio d'inizio di Tagliavento, Palombo e compagni partono col piglio giusto e fanno capire fin dalle prime battute che il centoduesimo derby della Lanterna sarà una storia completamente differente da quello dell'andata, giocato lo scorso novembre. Neanche il tempo di partire e subito Lucchini di testa mette i brividi a Scarpi, preferito da Gian Piero Gasperini ad Amelia. Una manciata di minuti dopo ci pensa Guberti, con un tiro al volo da fuori area, a scaldare le mani all'estremo difensore rossoblù, costretto ad inarcarsi all'indietro sotto la Sud per togliere il pallone dall'incrocio dei pali.

Concreti. La Samp c'è, è in palla e si vede. Il Genoa però quando riparte, soprattutto nella corsia che mette di fronte l'argentino Palacio a Reto Ziegler, riesce a rendersi pericoloso, come quando Mesto lascia partire una rasoiata che attraversa tutta l'area di rigore doriana e termina sul fondo, sfiorando il palo alla destra di Storari. I blucerchiati però appaiono decisamente più brillanti e concreti dei rossoblù: l'asse di destra, composta da Zauri e Semioli (entrambi assenti nella stracittadina dell'andata), tiene in costante apprensione Criscito e Moretti, costretti quasi sempre a raddoppiare sul portatore di palla doriano. Fantantonio è in forma: prova la giocata e spesso riesce ad aprire il campo al Pazzo, marcato strettissimo dai difensori in maglia rossoblù.

Peter Pan. Il clima è teso. Sculli e Mesto finiscono per primi sul taccuino dei cattivi del signor Tagliavento, ma a surriscaldare ulteriormente Marassi e a far esplodere di gioia i tifosi blucerchiati ci pensa Peter Pan al minuto 23. Capitan Palombo batte una punizione arcuata sul secondo palo dove Lucchini, ben appostato, riesce a far da sponda per Cassano che di testa anticipa sia Scarpi che Moretti e mette il pallone in rete sotto una Sud che si lascia andare all'entusiasmo più sfrenato. Sampdoria in vantaggio con gol di Fantantonio e Genoa che quando accenna una reazione lo fa in maniera poco convincente.

Sofferenza. Nella ripresa però la strada verso il successo si mette fin da subito in salita per il Doria. Luigi Del Neri richiama in panchina Guberti dopo soli nove giri d'orologio e mette dentro Mannini. Poco dopo però Cassano è costretto a dare forfait per un risentimento muscolare e al suo posto il tecnico di Aquileia fa debuttare nella stracittadina il serbo Scepovic. Quindi è Poli ad accusare i sintomi della fatica dopo il gran primo tempo disputato e allora dentro Tissone. Il Genoa prova a premere sull'acceleratore: Gasperini inserisce Acquafresca e Zapater al posto di Palladino e Moretti, ma i blucerchiati rispondono colpo su colpo, trascinati da un generosissimo Palombo.

Esultanza. Dopo quattro minuti di recupero e di pura sofferenza, si possono alzare le braccia al cielo. La Sampdoria torna padrona della città, grazie ad un gol del suo giocatore dotato di maggior talento e grazie alla prestazione di una squadra che ha dimostrato di poter ambire ad un traguardo prestigioso come la Champions. L'imbattibilità casalinga continua, il quarto posto viene mantenuto in coabitazione con il Palermo e domenica a Marassi arriverà il Milan di Leonardo, terzo in classifica e ancora in lotta per il titolo. Mancherà Gastaldello, diffidato e ammonito, quindi in odore di squalifica. Ma ai rossoneri s'inizierà a pensare da martedì, ora c'è da godersi e festeggiare il trionfo nel derby. Finalmente.


Sampdoria (4-4-2): Storari; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Semioli, Poli (18' Tissone), Palombo, Guberti (9' s.t. Mannini); Cassano (13' s.t. Scepovic), Pazzini. A disposizione: Guardalben, M. Rossi, Franceschini, Padalino. Allenatori: Luigi Del Neri.
Genoa (3-4-3): Scarpi; Papastathopoulos, Bocchetti, Moretti (14' Zapater); Mesto, M. Rossi (38' s.t. Dainelli), Milanetto, Criscito; Palacio, Sculli, Palladino (5' s.t. Acquafresca). A disposizione: Amelia, El Shaarawy, Lazarevic, Tomovic. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni.
Assistenti: Stefani di Milano e Faverani di Lodi.
Quarto Ufficiale: Banti di Livorno.
Note: ammonito al 14' p.t. Sculli, al 16' p.t. Mesto, al 26' p.t. Papastathopoulos, al 3' s.t. Palladino, al 48' s.t. Criscito per gioco scorretto, al 35' p.t. Gastaldello, al 36' s.t. Mannini, al 36' s.t. M. Rossi e al 46' s.t. Storari per comportamento non regolamentare; 20.405 abbonati, 13.697 paganti; recupero 1' p.t. e 4' s.t.; serata ventilata, terreno di gioco non in perfette condizioni.

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